Anime Corazzate

Questo non è un sito, è un viaggio e va intrapreso con le casse del pc accese. Dopo aver premuto F11 sulla vostra tastiera ...basterà scorrere in giù. Tutto in questa pagina è come l'acqua d'un ruscello che cerca di arrivare alla mente, al cuore , all'anima.

lunedì, dicembre 04, 2006

Vita nel mondo nuovo 2°saggio(intermezzo)


Quantità,qualità,moralità:






In un paese sovrappopolato e sottosviluppato,dove quattro quinti della popolazione hanno meno di millecinquecento calorie al giorno e solo l’altro quinto si nutre a sufficienza,possono nascere spontaneamente istituti democratici? E possono sopravvivere,una volta imposti dall’esterno o dall’alto?

giovedì, agosto 31, 2006

Vita nel mondo nuovo 1° saggio


Sovrappopolazione:

Anche nei paesi a tradizione di governo democratica,la libertà,e persino il desiderio di essa,paiono in declino.Nel resto del mondo la libertà individuale è già scomparsa,o sta per scomparire,palesemente.L’incubo dell’organizzazione totale,è sortito dal futuro,lontano e tranquillante,e ora ci attende,lì all’angolo.
Alla luce delle ultime scoperte sulla condotta animale in genere,e umana in particolare,è chiaro che,a lunga scadenza,il controllo è meno efficace se ricorre al castigo della condotta indesiderata,anziché indurre la condotta desiderata mediante premi;è chiaro che un governo del terrore funziona nel complesso meno bene del governo che, con mezzi non-violenti,manipola l’ambiente e i pensieri e i sentimenti dei singoli,uomini donne e bambini.Il castigo pone un temporaneo arresto della condotta indesiderata, ma non contiene permanentemente la tendenza della vittima a tale condotta;non solo:i sottoprodotti psicofisici del castigo possono rivelarsi indesiderabili quanto il comportamento indesiderato per cui l’individuo ha ricevuto il castigo.La psicoterapia affronta proprio le conseguenze debilitanti o antisociali dei castighi nel passato del paziente.Il governo realizza il suo controllo ,quasi perfetto,inducendo sistematicamente la condotta desiderata,e per questo ricorre a varie forme di manipolazione pressoché non-violenta,fisica e psicologica, e alla standardizzazione genetica.Il controllo sulle società continuerà ad esercitarsi dopo che il bimbo è venuto al mondo;mediante il castigo,come avveniva in passato,e in misura sempre maggiore mediante metodi più efficienti di premio e manipolazione scientifica.Frattanto forze impersonali,da noi incontrollabili paiono spingerci tutti nella medesima direzione,accelerate consapevolmente dai rappresentanti delle organizzazioni politiche e commerciali,esse hanno perfezionato nuove tecniche per manipolare,nell’interesse di una minoranza,i pensieri e i sentimenti delle masse…Cosa sono queste forze e perché ci vengono incontro così velocemente?Per rispondere a questa domande bisogna cominciare da dove comincia la vita d’ogni società,anche la più civile:al livello della biologia.

Quando nacque Cristo la popolazione del nostro pianeta era di duecentocinquanta milioni,sedici secoli dopo,quando i Padri Pellegrini sbarcarono a Plymouth,le creature umane superavano di poco i cinquecento milioni.Il giorno della Dichiarazione di Indipendenza,la popolazione mondiale superava il livello dei settecento milioni…nel 1931 sfiorava i due miliardi,e domani?Penicillina
DDT,acqua pulita,sono merci a buon mercato e hanno sulla salute del prossimo effetti incommensurabili col loro costo.Anche il governo più povero è ricco quanto basta per fornire ai suoi soggetti il controllo delle morti.Altro discorso per il controllo delle nascite;pochi tecnici al soldo di un governo paternalista bastano a fornire a tutto il popolo il controllo delle morti,ma per il controllo delle nascite occorre la cooperazione di un popolo intero.,deve essere praticato da innumerevoli individui, e richiede un’intelligenza e una volontà che quasi ma ritroviamo nel formicaio di analfabeti che popolano il mondo;richiede(laddove si usano metodi antifecondativi di tipo chimico e meccanico)una spesa che pochi di quei milioni e milioni di individui possono permettersi.Non solo:mentre non esistono tradizioni religiose contrarie al controllo delle morti,assai diffuse sono quelle religiose e sociali che si oppongono al controllo della riproduzione.Perciò il tasso di mortalità è caduto vorticosamente.Tra la nascita di Cristo e la morte della regina Elisabetta I occorsero milleseicento anni perché la popolazione del globo raddoppiasse,col tasso di incremento attuale occorrerebbero meno di due secoli,e questo in un pianeta le cui zone più felici e produttive sono già densamente popolate;in cui la sconsiderata fatica di pessimi coltivatori ha stremato la terra,in cui le ricchezze minerali si sprecano con la smaniosa stravaganza del marinaio ubriaco,quando butta via la paga accumulata in navigazione.
Il problema del rapporto fra rapido accrescimento della popolazione e risorse naturali,stabilità sociale e benessere dei singoli,è oggi il maggior problema per l’umanità.E anche se nel futuro sarà possibile l’emigrazione su Marte,anche se la dispersione inducesse un numero ragguardevole di uomini e donne a scegliere un’esistenza in condizioni paragonabili solo a quelle che esisterebbero su un’ipotetica montagna alta il doppio dell’Everest,anche in questo caso cosa cambierebbe?
Se la produzione di alimenti e manufatti,di case scuole e maestri,crescesse a un ritmo superiore a quello della popolazione,noi potremmo migliorar la sorte di chi vive in tali zone sottosviluppate e sovrappopolate;purtroppo in quei paesi non hanno né le macchine agricole né gli impianti industriali per produrle né i capitali occorrenti per far sorgere questi impianti:per queste ragioni gran parte dei paesi sovrappopolati e sottosviluppati sono sotto un dominio di tipo totalitario;in che modo ciò agisce sui paesi occidentali sovrappopolati ma industrializzati e ancora democratici?Se le dittature prendessero nei loro confronti un atteggiamento ostile,se s’interrompesse il normale flusso di materie prime dai paesi sottosviluppati,le nazioni d’Occidente si troverebbero in cattive acque,crollerebbe il loro sistema industriale e la loro evolutissima tecnologia:se ciò accadesse,se le condizioni sfavorevoli costringessero i governi centrali ad assumersi un potere enorme,questo potere si eserciterebbe secondo lo spirito totalitario della dittatura;ma la libertà non fiorisce in un paese che sta sempre sul piede di guerra,o che si prepara a combattere:una crisi permanente giustifica il controllo su tutto e tutti da parte del governo,e proprio una crisi permanente è ciò che è provocato da un eccesso di popolazione.

Ritorno Al Mondo Nuovo




Avete letto


"Il mondo nuovo"


di Aldous Huxley...


no?




Ok andate qui:
http://it.wikipedia.org/wiki/Il_mondo_nuovo

L'autore nel 1958 è tornato,con una serie di saggi,ad analizzare il romanzo che aveva scritto nel '32,creando materiale a mio avviso sconvolgente per la sua attualità e per la sua fredda e precisa analisi del momento storico e della condizione umana in cui tutti viviamo;su questi saggi,e in gran parte con un lavoro di meschino copia e incolla condito da qualche rielaborazione adattativa alla situazione contemporanea,sto creando un'opera riassuntiva dei concetti più forti elaborati 74 anni fa dal signor Huxley.Pian piano posterò i singoli spezzoni di questo lavoro che si rifanno ai titoli oiginali dei saggi;per chi volesse l'opera intera basta che mi scriva un' e-mail(l'indirizzo è nel mio profilo) e sarò ben felice di spedirgliela in formato .doc (leggibile praticamente ovunque)...

venerdì, aprile 21, 2006

Waking Life



Titolo originale: Waking Life
Nazione: Usa
Anno: 2001
Genere: Animazione
Durata: 97'
Regia: Richard Linklater


Non voto il film:sono felice....felice perchè ho avuto un paio di dritte sui sogni lucidi,perchè ho visto molto del mondo che mi circonda in quest'occidente di violenza fintamente onirica ,perchè la rigidità della verosimiglianza cinematografica è stata rivoltata e mi ha ricordato la differenza tra una foto e un acquerello...

Penso che nonostante la mancanza di infarinature filosofiche qualunque spettatore di qualunque età possa godere di quest'opera,basta non lasciarsi infastidire da cognomi come Sartre o Kierkegaard,basta non comportarsi con il film come molti di noi hanno fatto nei confronti dei libri di scuola.
Non recensisco la pellicola,bisogna vederla,a mente libera,senza la mole di spazzatura informatica che spesso rende indigesti dei capolavori...
guardala e dimmi.
Nel mio hard disk non c'è più tanto spazio per la storiella d'amore tra top modelz o per il cannone al plasma che spacca asteroidi con gli alieni sopra,il privilegio di accedere a internet mi da grandi possibilità di ampliamento culturale e le da anche a te,fanne l'uso che vuoi.
Ora batto tasti su una tastiera wireless ma preferirei guardarvi negli occhi e magari divenire una nuvola in un momento sacro,
waking life è uno dei pochi amici che ho nascosti in un dvd...
Al prossimo tè insieme!

mercoledì, aprile 19, 2006

Vita Reale


A tutti capita di essere fuori di senno:rabbia,gioia,alcool,bla bla...
a tutti tutti,bla bla...
ohi,seattle mi ricorda che ho delle radici.
voglio bene ai miei amici.

mercoledì, aprile 12, 2006

Milonga









Danzo un tango con i miei pensieri,
le note sono lacrime abortite
gocce di coscienza disarmata
innanzi a se stessa,
e di nuovo mi accorgo
che ancora contrasto e mi affondo
in decisioni pazze
fatte di sgomento e passione,
e spero in un sogno
che verrà a salvarmi.




Le formiche s'adoperano,
eleggono la loro regina,
si masturbano nascoste,
intanto la luna guarda il mare
e qualcuno la sta a guardare.

Siamo un uomo,
un paio di scarpe rotte...
Una bambina e un vecchio
che parlano lingue diverse,
l'ennesima violenza snaturata
e un posacenere stracolmo
a farci da casa;

lasciati baciare la fronte,
che il vento soffi via la forfora dalle tue spalle
e il tradimento dai tuoi segreti,
ora che il futuro è certo
e il presente resta sopito
nelle pieghe del vestito,
lasciati carezzare il viso
come se stessi morendo
e balla con me
con i tuoi peli
con i tuoi nervi,
lontano da questi amori in scatola.

La viola del pensiero suona
con l'archetto del cuore
e un vibrafono gocciola,
come la mia tristezza,
fino al delta dell'anima
e lì
diventa un sorriso.

E' morto un altro angelo,
un altro diavolo s'è suicidato
mentre due madri partoriscono
la passione di un pianista
e la foga di un soldato;

turbina scalcia e poi fermo
e lo sguardo trova il cielo,
e il cielo trova i miei occhi,
ancora: destra,indietro,sinistra
avanti due volte
calpestando dita anzichè fiori,
inscatolando rumori anzichè amori.





giovedì, marzo 02, 2006

10 minuti al decollo


Il tempo è troppo poco per sprecarlo,
ancora nel mutamento
mi stiravo all'erta,
marcando territori col dolore
d'un canto teso;
attorniato d'anestetico
nel cerchio solito
del tempo sospeso,
mi ero perso
nel vile sguardo.
Architetture in fumo
e uova scese dal limbo,
a farsi uomini e fritture,
schegge d'arte impazzite
permanentemente
e momentaneamente
ferme in paure;
grave è l'accorgersi
schizofrenico della natura
all'inaugurazione del quotidiano:
cos'anche potrebbe fermarlo?
Vibrazioni sul suolo
d'un cubicolo finestrato,
movimenti nel chiuso
e musiche in scatola?
Cos'anche potrebbe fermarlo?
il tempo è troppo poco per sprecarlo.

lunedì, febbraio 27, 2006

Apologia di un virus


Pensare ci fa esseri?
Allucinati da voli di lettere
sbalzate
qua e là,di e da,
con cuori locomotive
nel buio avvolte,
a volte:
sciami di neuroni neutroni
che bomBARdano BAR BAR
atomi sovreccitati
JACKPOT
nell'elettronica era;
televideo non udenti,
radio non vedenti,
a giungere le menti:
non sentimenti.

La congiunzione dei punti
è già invisibilmente tracciata,
ma certo,
non è idea se appare storia;
virus viventi
s'una prima cellula
nell'universo.
Il pianeta deserto
dal passato di foreste:
se una pianta da
ciò che toglie,
che vale la vita virale?

Il capitalista è senza dubbio
efficente e produttivo,
ma è uno di noi,
cancerogeni.

sabato, febbraio 25, 2006

Onda





Nella casa dell'occidente come luogo sociale...
E' tutto prodotto industrialmente,su larga scala:come puo' trasmettersi la buona volontà d'un artigiano,se filtrata da macchine e divisa in una produzione che innesta e distacca l'oggetto,se sconvolta da chi ha ideato quell'oggetto fino al robot che lo finisce?
Certo tutto giunge dalla materia,anzi,tutto è materia....ma non smetto di credere
fermamente che il vino fatto da un paio di mani piuttosto che da un paio d'altre
sia necessariamente differente;sarà l'insieme di irripetibili circostanze e sarà
anche l'ingrediente costituito dall'intento umano a fare la differenza.
Questa estrema e globale mediazione non fa altro che ricordarmi ancora una volta quanto la saggezza popolare sia un calderone enciclopedico di indubbia efficacia...
La quantità è a scapito della qualità,e risalire all' umanità che permea un prodotto è sempre piu' difficile,cosi' come è difficile che essa possa raggiungere il consumatore.
Le cose "su misura" sono notoriamente divenute lusso di pochi e c'è da riflettere su come quella misura ormai sia piu' il denaro che il beneficio alla persona.

Le parole partono come frecce da un arco,lacerano la carne,perforano gli organi;
un'onda gigantesca diventa onda quando la vedo e mi travolge mentre penso:
o. n. d. a.

Non ci si puo' reinventare abitanti delle pendici nepalesi,con una faccia bianca e in mano la birra con nome tedesco(prodotta in Italia),neppure immedesimarsi in uno Zulù è possibile,ma si puo'provare a parlare con un Nepalese,anche a gesti,si puo' osservare il movimento delle sue mani,anche in tv.

Qui il dubbio dello scrittore è:venderò?

E qui viene perpetrato l'omicidio di quello scrittore.

L'onda si ritira dal limite del linguaggio:l'orizzonte che questi occhi vedono.

Tu mi dici che la società fa schifo,che ti provoca conati di spirito al solo pensiero di doverne essere parte,ma questo non è altro che un atteggiamento,il risultato di un'indigestione quotidiana di orrore e vergogna,una delle tante reazioni che si possono avere.

Accendo il televisore e scopro che è scoppiata una guerra,che a due isolati da me hanno sparato a una donna,che una bimba è scomparsa,che il fatto è legato all'informazione e che spesso ha con essa un rapporto di dipendenza.

Non si tratta di fregarsene di tutto!Però mi arrabbio pensando che una mandria nel recinto mastichi bandiere e prenda frustate illusa di poter distrarre la World Trade Organization...Il giorno dopo tutti insieme al concerto,a teatro,al rave,
alla sagra,in disco,al pub:mandria e mandriani,interscambiabili secondo neccessità di forma.
La Globalizzazione è comunque fatta di persone,e l'interazione fra esse è inevitabilmente interazione globale,ecco il punto.

Il benessere di una società è dato dalla somma del benessere degli individui che la compongono,bella equazione vero?Allora sommiamo le popolazioni del cosiddetto terzo mondo e tentiamo un equivalenza con quelle del primo mondo...la società globale vive uno stato di benessere?
Ora scendiamo nel piccolo,giocando anche un po' con la psicologia,proviamo a immaginare la risposta sincera alla domanda sei felice in tutto e per tutto?posta a tutti i componenti di una città,di un quartiere(anche agiato),di un nucleo familiare.
E' un test che puo' fare chiunque,basta chiedere a se stessi e alle prime persone che si hanno intorno.

Allora cancelliamo il debito,d'accordo,fermiamo la guerra,d'accordo,studiamo Marx fino in fondo e applichiamolo mescolato con Ghandi,d'accordo,svestiamoci dei nostri beni e spargiamoli oltre frontiera,d'accordo,ma saremo felici in tutto e per tutto?

Lascio il cinismo in frigo.

Temo sia tardi per la deglobalizzazione e la garanzia di autosufficienza per chiunque.

Ho fede nel fatto che non sarà mai tardi per prendere coscienza che fare bene al mondo nasce dal far bene a se stessi e a gli altri...nel proprio piccolo.

Smettiamola di usare il potere come un arma.

Il sole continuerà a scaldare ancora per un po',l'universo si muove.chiudo gli occhi e vedo astri nel buio.

Respiro,rantolo,procreazione,odore di sangue caldo,pioggia nel bosco.

Suoni di clacson,ruote di carretti,nitriti,odore acre di smog,rumore di onde sulla sabbia.

Pianto di morte,esplosioni,grida,silenzio,aria in cima a un monte,increspature sul lago,odore della polvere da sparo.

Scossa del frigo che s'aziona,terra sotto i piedi nudi,una maglia di lana sulla pelle,una lama che recide la carne,ululati,la luna tra le nuvole.

E via vivendo.

venerdì, febbraio 24, 2006

Viva Zapatero


Dalla mia città è passato Marco, il giornalista
Travaglio e l’ autore di diverse novelle,pardon,cronache sulle rocambolesche avventure giudiziarie del nostro capo del governo:
Cav. Cant. Op. Berlusconi Silvian!!!
Mr. T è stato invitato dall’ottima associazione locale
Apertamenteimperia già organizzatrice in passato di una conferenza sul caso Raiot e promotrice di iniziative a favore dei diritti civili d’ogni essere umano,senza distinzioni;
l’evento è stato costruito attorno alla proiezione di
“Viva Zapatero”:Mooriana fatica di
Sabina Guzzanti
e sagace denuncia dell’assoluta mancanza di libertà di parola
a casa Italia e in azienda Italia.
Io non ero presente…il 21 febbraio alle 20.15 ingozzavo spaghetti e televisionavo le winter olympics,
fico vero?‘pito?
Vidi V.Z. mesi fa,appena qualcuno ebbe la brillante idea di pubblicarlo sull’unico media veramente libero(ma controllato) che a nuove restrizioni risponde con nuove vie di fuga:la rete informatica…quindi…già sapevo,soprattutto grazie ad un altro evento di
Apertamenteimperia, una conferenza di presentazione dei libri di Sabina e Marco avvenuto subito dopo la messa al bando di Raiot(programma di satira “scomoda” della Guzzanti negato dalla tv di stato subito dopo il primo episodio).
La presentazione di “Bananas” e del “Diario di Sabna Guzz” è avvenuta a Imperia il 16 gennaio 2003 al polo universitario:
"in una vergine aula magna è presente una folla variegata,qualcuno con il cervello in centro,qualcuno con il cuore a sinistra,qualcuno con il fegato anarchico e piacevolmente nessuno senza cuore cervello o fegato… La bella
Sabina che quando ingrogia gli occhi mi stende e il folletto Travaglio che tira scudisciate a Silvian(così vere che potrebbe innocentemente gridare Forza Italia allo stadio) parlano di Raiot a ferro ancora caldo e in un certo senso si sta vivendo l’embrione di Viva Zapatero…" E’ stato bello,educativo,mi sono sentito parte di qualcosa…ma… La percezione che ho avuto in uscita è stata la solita spettacolarizzazione dell’esperienza, letta negli occhi soprattutto di chi vive una vita overcalcolata,meno in quelli di coloro che sedevano sul pavimento in prima fila e piu’ in quelli di chi ha il culo sempre al caldo…
Occhi che si chiedevano:Sabina,a quando in tv? E Santoro?
Io mi son chiesto:Sabina, a quando in pizzeria?e in studio di registrazione? Ma d’altronde egoslego e sono anarcoindividualista…

In conclusione…guardate Viva Zapatero,
ne vale la penna,e poi Sabi è così affascinante e Mark è un bel ragazzo!
Dove si trova?
Come?
Ma siamo su internet no?

martedì, febbraio 21, 2006

Riflessioni solitarie al tavolo di un' osteria.


Gli argomenti paiono scadenti,
scarseggiano di profondità,
galleggiando sull’acqua bolgia
la folla s’accorpa attorno al solito:
non c’è tempo per destarsi,
nemmeno per restar quieti;
ci sguardiamo negli occhi
parlando senza dir nulla.

Che c’è da dirsi in fondo
a questo viale usuale
e sempre uguale:
accompagnati a parole
fino alla solita,certa,
indifferenza.
Nascondersi ,
sembra la via migliore,
nell’omologazione obliante,
nell’allegria di felice apparenza;

ma,
qualcosa resta insoluto,bussa
e insiste,nella solitudine
paradosso della folla
vociante;
qualcosa s’impone
sull’attenzione disturbata
dal giudizio,
su facce mosse da derisione,
sul rumore insolito
della calma nervosa:
… è la voglia …
di fuoriuscire dal guscio
dalla carne e dai concetti,
amati, distorti.

Violenta è la reazione
al sentir nulla,
volontà al distruggersi
per ritrovarsi,
devastante è la reazione
al fasullo mutamento
di un colore virtuale;
la miseria dell’ignavia
o la gloria?
d’essere puramente malvagi,
d’essere infinitamente buoni.

L’animo l’anima l’umore,
ciò che di ognuno
percepisce ciascuno,
l’inizio e la fine
d’ogni malessere,
è saper volare piu’ in alto?
In quest’attimo tutto già visto
già scritto,vissuto,
dov’è andato lo stupore?

(Seppellito da comodità
usa e getta e
amici a tempo determinato)

E’ di moda chiamar etica
L’assennata moralità imperante
che solleva odi di massa
e spettacolari guerre,
ma è semireligione
brutalmente simpatica
e per famiglie,
proibizionismo da supermarket,
è il buon senso comune,
ove non è piu’ rosso il sangue,
non c’è odore intenso
di carne,
non è piu anima
il pasto che chiamiamo
animale:
quest’alterazione
aliena,
definisce la civiltà.

Quant’è ovvio
che questo progresso
non è l’unico possibile
nel procreare e prepararsi
ad una degna morte…
quanto stupidi questi pensieri
da giovane occidentale,
quante docili menti
stuprate
da stereotipi di normalità
vedranno,
ora che i maestri
non hanno più discepoli.
Quanti fuochi spenti,
ancora prima
di poterci riscaldare.

Tutti qui i patrioti
del paesello vestiti
e parlanti come grilli
nel prato d’estate.

Puoi nasconderti nel centro d’un mercato,
se vuoi,
e non avere patria
ne paese,
nessuna veste e nessuna parola,

nessuna veste e nessuna parola,
ne patria o paese
riuscirà,
se vuoi,
a nascondersi nel centro di un mercato.

Padri del Millennio


Predicata a J.k.Rowling


Et voilà l’hanno venduto!
Mondo artificialmente colorato,
in deficit la mente l’ha acquisito
e come al solito gli ha creduto.
È tutto ciò che hai sempre saputo:
il miglior modo per restare muto,
nascondersi dietro a un divieto;
sembra troppo duro da accettare,
ma l’ho già accettato.
Tutto cio’ che c’è intorno a te
tg4 o tg3
vita in diretta o billionaire,
é uno stadio che grida alè
a chi saluta come il duce frè.
Fosse per me
spaccherei televisori come Goldie
brucerei in piazza i soldi,
ma non è da me che dipende
tutta 'sta miseria che ci prende mi offende;
la mia è una tribù indigena senza foresta,
una generazione sempre in siesta mai in festa,
una frattura scomposta
tra chi fa le cose
e chi gli fa la posta,
é un’illusione speranza di sommossa.
emozioni come terremoto senza scossa,
tra chi si fa le ossa e chi alza la posta
aspettando dalla slot un bar bar bar
O un contratto da star...
questa è la mia età
in una società ubriacata da pubblicità.
Questa è la mia condizione di sobrietà,
in quanto spinto da motivazione,
contro ogni limitazione
è cercare di evitare la tua imitazione
di chi equalizza la felicità
con il cash e l’ambizione,
intanto in strada il ferro fa clack
(qua non è l’America)
qua non c’è il crack
fra...
parliamo face to face:
chiedi ai miei cos’è il free base,
s’ammazzano al tac milioni di tic
cercando changes come Tupac.
Eccoci qui,
figli dei settanta e padri del millennio con i nervi in tilt.